DAKAR 1996 – Husqvarna e Tiainen, esperimento quasi riuscito
Il monociclindrico del Gruppo Cagiva avrebbe voluto fare concorrenza alla KTM. L’esperimento è stato affidato ad un decano delle competizioni enduro, Kari Tiainen. L’esordio è stato felicissimo; terzo nella prova di accelerazione dispuatata a Granada e primo nella prima vera tappa della gara. Purtroppo una volta in Africa il monocilindrico Husqvarna è sparito dalla scena collezionando, sino alla quinta tappa dove poi si è ritirato per problemi al motore, solo piazzamenti.
L’Husqvarna portata in gara da Tiainen era preparata dal CH Racing Team. L’esperienza non è stata delle migliori. Kari si è ritirato alla quinta tappa.
ll quattro tempi preparato dal CH Racing Team è strettamente derivato dalla mo-to di Jacky Martens. Meno compresso rispetto alla moto da cross del mondiale, ha un cambio a cinque marce, un albero speciale equilibrato diversamente e monta una biella un po’ più lunga in modo da spingere meno e conseguente-mente sforzare in modo minore sui cuscinetti di banco.
Il pistone ha uno spinotto leggermente più rialzato, ma una corsa identica a quella della moto da cross. E’ stata montata la pompa dell’olio, assente sulla moto da cross e il carter ha subìto una modifica pressoché totale, proprio in funzione dell’alloggiamento della pompa. La frizione è a otto dischi. Il telaio è rinforzato nella zona del can-notto di sterzo.
ll forcellone Marzocchi è di serie con una differente taratura. Il serbatoio da 22 litri ha un telaietto portante. L’impianto elettrico è dotato di batteria, necessaria per solo il funzionamento del road book. Il motore ha una coppia ai bassi regimi particolarmente efficace e rispetto alla moto di serie consente di tenere marce più alte e per un periodo di tempo più molto ungo. La cilindrata è 650cc e sviluppa oltre 62 cv alla ruota. Il peso della monocilindrica è 148 kg.